I numeri di un’azienda raccontano molto più di molte parole, perché esprimono dei fatti incontestabili, soprattutto per un’azienda così longeva come DEUTZ. Alcuni dati spiegano come nel corso di più di un secolo questo nome ha portato nel mondo la tecnologia e la competenza difficilmente comparabile.
Un numero di motori prodotti straordinario
Quando nel pomeriggio del 12 novembre nello stabilimento si è giunti ai 10 milioni di motori prodotti si è scritto ancora una volta un capitolo straordinario di una storia fatta di successi. A rendere ancora più significativo l’evento è che il motore realizzato sia un prodotto assolutamente all’avanguardia, con soluzioni tecnologiche di primissimo piano.
L’avvento dell’era del motore a quattro tempi
Quando nel 1876 Nikolaus August Otto, il fondatore dell’odierna DEUTZ AG, brevettò il primo motore a scoppio a quattro tempi, non era facile immaginare che questo avrebbe portato nel 2021 a produrre dieci milioni di esemplari nella storia dell’azienda. Non bisogna infatti dimenticare che si tratta della più antica fabbrica di motori, in grado per prima di produrre un motore a quattro tempi.
La continua innovazione fino al motore a idrogeno
In questo lunghissimo periodo DEUTZ ha seguito la progressione tecnologica nel campo dei motori interpretando sempre al meglio tutte le innovazioni. Le unità diesel elettriche e anche a idrogeno fanno parte del bagaglio di esperienze e di produzione. Non è infatti un caso che il motore che ha permesso di raggiungere questo impressionante numero sia il modello TCG 7.8 H2, un motore a sei cilindri a quattro tempi, ma alimentato a idrogeno. Una nuova frontiera per i motori a emissioni zero.
Parla il CEO dell’azienda
Il Dr. Frank Hiller, CEO di DEUTZ AG ha commentato questo evento con le seguenti parole: “Il decimilionesimo motore rappresenta una pietra miliare nella nostra lunga storia di successo e siamo molto orgogliosi di raggiungere questo risultato. Che sia diesel, elettrico o a idrogeno, stiamo reinventando il motore ogni giorno. Costruiamo i motori più puliti ed efficienti del mondo per i nostri clienti. Dopo tutto, possiamo raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi solo lavorando insieme“
I messaggi delle autorità
Allo stesso tempo non sono mancati i messaggi di congratulazioni delle autorità regionali e nazionali per un marchio come DEUTZ, realtà affermata a livello mondiale. A tale proposito segnaliamo l’intervento di Ina Brandes, ministro dei trasporti dello stato federale del Nord Reno-Westfalia: “Da oltre 150 anni, DEUTZ AG costruisce tecnologie per motori che alimentano macchine e veicoli in quasi ogni angolo del mondo. DEUTZ sta tenendo alti i principi del suo fondatore Nikolaus August Otto, sviluppando e producendo motori ibridi, a celle a combustibile ed e-fuel a basse emissioni, e motori e-fuel. Lo spirito pionieristico e le competenze ingegneristiche dell’azienda stanno ora guidando l’innovazione a Colonia che sta contribuendo a una mobilità migliore e sempre più pulita. Congratulazioni per il vostro decimilionesimo motore e vi auguro tutto il meglio per il futuro“. Queste parole infatti mettono in rilievo lo sforzo dell’azienda per la realizzazione di un sistema di mobilità con il minimo livello di emissioni e la città Colonia ne è un chiaro esempio.
Un motore a idrogeno ad alto contenuto tecnologico
Il motore numero dieci milioni è un nuovo prodotto che rappresenta un deciso salto generazionale. Il TCG 7.8 H2 è il primo motore a idrogeno realizzato da DEUTZ e presentato pochi mesi fa. La produzione di serie in grandi volumi è prevista per il 2024. Per la realizzazione di questo motore ci si è avvalsi di una partnership davvero strategica. L’azienda produttrice di celle a combustibile Blue World Technologies permette a DEUTZ di essere in prima linea nello sviluppo di motori con livelli di emissioni pari a zero.
La continua ricerca nell’abbattimento delle emissioni
Si tratta di un percorso avviato nel 2017 con la realizzazione dei primi motori ad alimentazione elettrica. Recentemente infatti l’azienda ha deliberato una serie di motori che rispettano l’EU Stage V, il più elevato livello di controllo di emissioni esistente con uso di carburanti alternativi.