Una storia iniziata 120 anni fa, un percorso caratterizzato dalla progettazione e commercializzazione di sistemi propulsivi industriali e marini personalizzati. DEUTZ Italy ha raggiunto un traguardo importante che permette di guardare al passato con orgoglio. Ma l’occhio è ben puntato verso il presente e il futuro dell’azienda e, più in generale, del settore, verso nuove soluzioni e progetti che mirano a conquistare l’attenzione del pubblico di appassionati. Nell’ultimo anno è stata registrata la vendita di 17mila motori l’anno, un record praticamente impossibile da immaginare agli inizi. A parlare di questo importante traguardo (e non solo) è Marco Colombo, Chief Executive Officer di DEUTZ:
“Negli ultimi 4 anni abbiamo fatto un salto importante e lo abbiamo consolidato. I settori della produzione di energia e dei trasporti cresceranno sempre di più. Da un lato perché la popolazione continua a crescere ed è sempre più esigente nella richiesta di energia. Dall’altro perché il trasporto, oltre a favorire la globalizzazione, ha un peso politico importante”.
Gli inizi di DEUTZ Italy
La storia di DEUTZ Italy (precedentemente IML Motori) ha preso il via nel 1904, anno della sua fondazione, grazie a un’iniziativa di Giorgio Keller. Il percorso ha portato a conquistare un ruolo da leader nella progettazione di motori industriali e non solo. E i progetti per il futuro non possono che essere di alto livello.
“Il nostro intento è quello di coprire l’intera gamma dei motori, da quelli veloci ai medi e fino ai lenti. I motori veloci sono quelli che solitamente vengono montati sulle macchine, sui camion, sui trattori e sui bus. Quelli medi servono per battelli e simili. Mentre quelli lenti si usano per le imbarcazioni di grandi dimensioni. Passiamo dal campo industriale al campo agricolo, fino al campo marino. Insomma, cerchiamo di variare”, ha spiegato Colombo.
Tra gli obiettivi, oltre alla già citata produzione di motori per azionamento di macchinari, ci sono anche nuove soluzioni che hanno già visto la luce:
“Questi stessi motori possono generare energia su terra: ad esempio – ricorda Colombo – L’intera centrale di energia dell’isola di Favignana. Anche l’isola di Capri aveva la centrale elettrica interamente prodotta dalla Deutz”.
Tra tecnologia e servizi offerti
Se il mercato di riferimento non può più fare a meno dell’innovazione tecnologica che, sotto certi aspetti, non rappresenta più un’arma segreta, ciò che può fare la differenza è il servizio proposto. E in questo, come spiega Colombo, DEUTZ Italy ha molto da dire:
“Il comparto del service genera maggior utile per noi. A livello tecnologico non si parla di un prodotto nuovo, ma la differenza la si fa quando si vanno a riparare i motori. Così abbiamo deciso di investire su propulsori e meccanismi che ci permettono di effettuare le riparazioni in situ o addirittura sostituire un pistone mentre gli altri sette lavorano”.
Per questo tipo di servizio è necessario affidarsi a personale preparato e competente, un punto indispensabile per offrire qualità. Ma non sempre questo processo è così semplice:
“Le competenze più difficili da trovare sono quelle meccaniche. Gli ingegneri li abbiamo e questo è un buon territorio da cui pescare. – ha commentato il CEO – Diverso è il discorso per un meccanico: talvolta siamo costretti a reclutare personale straniero nonostante la paga sia alta perché si può arrivare a 100mila euro l’anno”.
Il benessere e la sostenibilità in casa DEUTZ Italy
In termini di welfare l’impegno di DEUTZ si traduce in un’offerta precisa per ogni dipendente dell’azienda, partendo da:
- Un check-up sanitario annuale completo
- La possibilità di lavorare in smart working e di avere un orario flessibile
- L’offerta di un premio nascita, un premio matrimonio, un premio laurea e un premio produzione
- Un’assicurazione sulla vita
E verso la sostenibilità?
In termini di sostenibilità ambientale invece ci si concentra verso un impegno green concreto. Colombo ha voluto ricordare quali saranno i prossimi step e gli obiettivi dell’azienda:
“Nei prossimi anni si andrà verso una decarbonizzazione spinta dalla motorizzazione. Lasceremo il fossile come il metanolo. La nostra azienda potrà vendere dei servizi per la produzione e lo stoccaggio, come le stazioni mobili di accumulo di energia, che si useranno in campagna per caricare il trattore ibrido, o il martello pneumatico e la ruspa in un cantiere”.
Non ci si concentrerà più solo sulla vendita di motori, ma anche verso i sistemi di stoccaggio e di produzione dell’energia. Alla conquista di nuovi, potenziali record!