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In giro per il mondo con tecnologia sostenibile

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Il catamarano Moonwave

Tre anni fa, il catamarano ad alta tecnologia Moonwave è diventato una delle prime imbarcazioni al mondo, equipaggiato con un sistema di propulsione ibrida e gestione dell’energia Torqueedo Deep Blue Hybrid. Quaranta miglia nautiche dopo, l’equipaggio e il proprietario, Stephan Schambach, condividono in esclusiva le loro esperienze e conoscenze con la comunità di Torqeedo. Anche in paradiso la vita può metterci alla prova. Durante il suo giro del mondo – a inizio primavera 2021 – il catamarano Moonwave, era in navigazione nell’oceano Indiano. “I tramonti sono fantastici” annota sulla pagina web del Moonwave, Sophie, un membro dell’equipaggio che preferisce firmarsi solo con il suo nome. Tra Bali e lo Sri Lanka, avvistano  numerosi delfini, mante e beluga. Le caotiche condizioni del vento in questa regione equatoriale, costringono il Moonwave a virare ulteriormente verso il nord.

Sfortunatamente le previsioni meteo erano totalmente inaffidabili: invece che 10 nodi di vento ne avevamo spesso solo uno, due o al massimo tre”, afferma Sophie. Moonwave è stato capace di dimostrare come la combinazione tra l’abilità e la destrezza nel navigare, insieme a una tecnologia sostenibile, potessero minimizzare le impronte di CO2 nell’ambiente, anche in condizioni di navigazione difficili. ”Usavamo il motore solo per muoverci tra un colpo di vento e un altro”. A volte l’equipaggio aggiungeva 1 KW di potenza per aumentare il vento apparente, gonfiare le vele e aumentare la velocità di un paio di nodi. Grazie al sistema Deep Blue, c’era sempre sufficiente capacità della batteria di bordo per navigare tutto il giorno, senza bisogno di mettere in azione il generatore.

Quando sono arrivati alle Seychelles, hanno viaggiato per 4.800 miglia nautiche invece delle 3,800 previste in linea d’aria. La tanica del diesel era ancora piena per un terzo. “Le nostre taniche sono più piccole rispetto a quelle delle imbarcazioni con le stesse dimensioni. Una bella sensazione quindi, ben pianificata dal capitano” dice Sophia.


Moonwave non è solo una delle più lussuose imbarcazioni a vela, ma anche un progetto all’avanguardia che porta un nuovo concetto di mobilità. Nel 2018 il catamarano divenne una delle prime imbarcazioni al mondo equipaggiata con un sistema di propulsione e gestione dell’energia Torqueedo Deep Blue Hybrid. Due saildrive elettrici Deep Blue 25, assicurano che Moonwave sia in grado di esplorare gli oceani riducendo al minimo le emissioni nocive. I pannelli solari e un sistema di idrogenazione ricaricano la batteria con energia pulita. Il generatore diesel viene usato raramente e con molta cautela. Dal 2018 il catamarano ha viaggiato per oltre 40,000 miglia nautiche e attraversato tre oceani. “Abbiamo circumnavigato tre quarti del mondo – nello stile giusto e in perfetto comfort” dice Sophia. “E abbiamo gestito fino a 1.200 miglia nautiche senza usare una goccia di carburante.” Questo è esattamente ciò per cui Moonwave è stato creato. “È il massimo livello di libertà” dice Stephan Shambach. “Tutto il resto, anche volare , è altamente regolamentato. Moonwave può invece navigare per migliaia e miglia,  abbiamo solo bisogno di verdure: le nostre proteine provengono dalla pesca, mentre l’acqua arriva dal dissalatore“.


Navigare in tempi di pandemia

L’essere indipendenti è stata la criticità degli ultimi tempi. Quando il Covid-19 ha cominciato a diffondersi nel mondo intero, nella primavera del 2020, Moonwave era sulla rotta di Panama City, nel sud del Pacifico. “Le stagioni e il tempo non aspettano che i paesi si aprano e un rifugio sicuro a volte sembra lontano”, fa notare Sophia. Moonwave raramente deve attraccare per rifornirsi di diesel o acqua. Un grande vantaggio in questa situazione.  In origine il piano era di navigare fino alla Nuova Zelanda, ma, dopo un breve scalo nella Polinesia francese, hanno attraversato paradisi tropicali chiusi a causa della pandemia. Proseguirono quindi, fino al gennaio 2021, quando  arrivarono a Bali, in Indonesia, e l’equipaggio poté finalmente godersi una breve pausa.


Durante il loro viaggio intorno al mondo, l’equipaggio ha potuto godere di molte esperienze uniche. Crediti: Sophie Bre




Moonwave è un sogno che diventa realtà. L’imprenditore tedesco Stephan Schambach voleva esplorare gli oceani in silenzio, senza il rumore del motore diesel, era quindi alla ricerca di un catamarano con un sistema di propulsione elettrico-ibrido. Ma, fino a nove anni fa, non era stato in grado di trovare ciò che cercava. A metà degli anni ‘90, Schambach ha sviluppato il primo software  in assoluto per negozi online. Ha plasmato l’industria dell’ e-commerce fin dai suoi primi giorni e ha fondato diverse imprese da miliardi di dollari. Ma Schambach non era contento con la risposta “non può essere fatto”, così ha fondato una compagnia, Moonwawe Systems, con l’idea di sviluppare sistemi di azionamento elettrici. 

Era più che altro una vera passione, infatti unisco spesso le passioni con l’imprenditorialità.” ricorda. Moonwave System cominciò presto a collaborare con Torqueedo per perfezionare il sistema ibrido. L’imprenditore ed esperto digitale, era a proprio agio nello sviluppo del processo di guida sostenibile e del sistema di gestione dell’energia. “Il software era, ed è, la parte più complessa e costosa del sistema Deep Blue. Non è diverso da ciò a cui sono abituato ed esperto, ma aggiunge complessità della catena di fornitura hardware e delle sfide di produzione“, afferma. Nel 2012 è stato lanciato Moonwave. “Da allora, abbiamo assistito a molte innovazioni e progressi“.




Nelle lunghe traversate oceaniche, il capitano e l’equipaggio sono generalmente soli, come gli astronauti alla volta di Marte. “Per molti anni, siamo stati abituati a stare insieme 24 ore al giorno, sette giorni su sette, quindi immagino che prima di tutto serva coesione tra l’equipaggio e con la barca”, dice Sophia. “Non ci sono due giorni uguali, ragione per cui siamo sempre in allerta e raramente ci annoiamo.” Il fattore più importante per la navigazione sulla lunga distanza e le traversate oceaniche, è l’autonomia e il potersi fidare dei sistemi e delle componenti di bordo. Da quando è stato installato il sistema ibrido, non ci sono stati problemi gravi. 

Dato che il sistema ibrido necessita di poca manutenzione, ci lascia del tempo per concentrarci su altre attrezzature e sullo sviluppo di nuovi sistemi per la barca”, sostengono alcuni membri dell’equipaggio. Ogni mese, i tecnici dell’assistenza della sede tedesca di Torqeedo inviano un aggiornamento software remoto a Moonwave. Proprio di recente, Moonwave ha infatti ricevuto un altro aggiornamento della batteria da 30 a 40 KW senza gravare sull’ impatto delle emissioni nocive, che resta infatti lo stesso del precedente. Dopo ogni aggiornamento, tutte le funzioni vengono testate e il viaggio continua.

Il sistema di alta tecnologia richiede meno manutenzione rispetto al generatore diesel di emergenza. Crediti: Flo Hagena




Il sistema ibrido non solo offre vantaggi di propulsione, ma aumenta anche il comfort e la comodità a bordo. “Durante le traversate oceaniche non abbiamo bisogno di utilizzare il generatore dal momento che l’idro generatore e l’energia solare sono sufficienti ad alimentare lo yacht” racconta Schambach – “vento e tempo permettendo.” I moduli solari forniscono energia sufficiente per diversi giorni, mentre lo yacht è ancorato con solo l’equipaggio a bordo. Con otto ospiti a bordo, la batteria ha bisogno di essere ricaricata per un massimo di 30, 45 minuti al giorno. “Questo fornisce energia sufficiente per intrattenere dieci persone, compreso l’uso dei bagni, una elaborata cucina elettrica e il dissalatore” dice Schambach. Nel 2020, l’equipaggio di Moonwave ha testato involontariamente questa configurazione molto a lungo. “Ci siamo ritrovati a trascorrere diversi mesi all’ancora senza accesso a terra e rifornimenti tecnici“, ricorda Sophie. “L’autonomia e l’affidabilità di Moonwave erano cruciali, allo stesso modo di quando siamo in alto mare.

Nonostante l’equipaggio di Moonwave passi la maggior parte del tempo a migliaia di miglia dalla terra, hanno comunque potuto notare un cambiamento nel mondo. A largo della costa in India, hanno incrociato innumerevoli barche da pesca, ma hanno pescato a malapena un pesce. Hanno anche raccolto numerosi   sacchetti di plastica dall’acqua, guardando le gocce di pioggia lasciare macchie fuligginose sulla barca. Moonwave è un progetto che sta molto a cuore all’armatore, all’equipaggio e, naturalmente, a Torqeedo. “Generalmente i marinai sono sempre particolarmente connessi con la natura, hanno un forte rispetto per essa e la guardano con umiltà” dice Sophia. Certamente è apprezzabile che Moonwave crei poche emissioni CO2 e sia così silenziosa, ma non è solo la barca o la tecnologia che la rende cosi’ ecologica, è la maniera con cui viene usata. “Questo significa navigare in linea con le condizioni meteorologiche, del clima e del vento e rispettare le stagioni – e questo a volte implica prendersi del tempo e non andare contro vento e correnti”.




Moonwave è ormai in acqua da quasi dieci anni, ma è ancora lontana dal raggiungere la fine del suo viaggio. Quando il visionario ed esperto di tecnologia Stephan Schambach guarda al futuro, vede una “barca completamente elettrica con un range extender a idrogeno e un’autonomia con solo il motore elettrico, fino a 3.000 miglia.

Si aspetta che i progressi nella ricerca sui materiali, rendano gli yacht ancora più leggeri e dinamici e che i sistemi informatici intelligenti aiutino nella navigazione. Entro il 2030, afferma, “gli yacht saranno solo elettrici o ibridi. Perché non dovrebbero esserlo? La tecnologia esiste oggi”. E Moonwave è la migliore delle prove!


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