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La configurazione ideale per la barca a vela solare: il caso BIGA 270

da xBJ1R439wX

Si presenta con un design sicuro, ben strutturato, ma sono soprattutto le sue caratteristiche a colpire: Stella è silenziosa, fissata a una boa sul vetroso lago Ammer nell’Alta Baviera. Ed è qui che si prepara ad accogliere l’arrivo di Christian Gröbmüller, che è non solo proprietario ma anche costruttore del BIGA 270 con tecnologia solare e idrogenerativa. Ciò vuol dire poter contare su un’imbarcazione silenziosa, che naviga senza emissioni sull’acqua e che presenta una poderosa capacità delle batterie da 10 kWh (2 x Power 48-5000). Con il tocco di un pulsante, il motore elettrico Torqeedo Cruise Pod entra in azione e dà inizio a un viaggio rilassante e appagante.

Ma in che modo è stata concepita questa barca? Come ha spiegato lo stesso Gröbmüller, l’idea originaria era quella di poter ottenere una barca utile per viaggiare elettricamente e senza emissioni. Il tutto con una potenza sufficiente per garantire dai 4 ai 5 giorni in mare, un piccolo azzardo che ha richiesto diversi test, ricerche e tantissimi confronti con esperti del settore per arrivare alla composizione di un sistema sicuro.  

Caratteristiche del BIGA 270

La barca a vela progettata da Gröbmüller è stata completata nel 2022, quando è stato presentato “al mondo” il BIGA 270. Si tratta di una barca che misura 2,5 metri di larghezza per 8,5 metri di lunghezza, equipaggiata con un motore elettrico Torqeedo. La barca Stella è più leggera di circa 150-200 kg con batterie e motore elettrico, che con motore diesel e 50 litri di gasolio. Ma non finisce qui: per ricaricare Stella non si passa attraverso la via della ricarica standard a terra, ma si utilizzano i pannelli solari. Si tratta di un ottimo sviluppo in termini di tecnologia, ricerca e soprattutto di manovrabilità in fase di navigazione. 
La scelta del motore Torqeedo Pod è stata abbastanza immediata e naturale, in particolare per le garanzie che offre. Torqeedo ha un ruolo leader nel mercato e offre non solo assistenza di qualità ma è facile trovare pezzi di ricambio. Infine, c’è un altro aspetto da non ignorare, quello dell’idrogenerazione: i motori Pod di Torqeedo diventano “centrali idroelettriche” a vela e caricano la batteria. Quando l’elica gira alla velocità di movimento attraverso l’acqua, tale movimento si trasforma in carica per la batteria.

Christian Gröbmüller posa a bordo del suo gioiellino.

Un processo all’insegna della sostenibilità, che permette quindi di ottenere diversi vantaggi:

  • La barca è sostenibile
  • Non richiede molta manutenzione
  • È silenziosa e non provoca cattivi odori durante la navigazione
  • Il suo motore è più leggero e più piccolo di un classico motore diesel
  • Presenta spazio a sufficienza per garantire un sistema di stoccaggio extra di energia


Elettromobilità non significa “rinuncia”

Quando si naviga in assenza di vento, Christian si assicura uno spostamento alimentato dall’elettricità, generata da un sistema di energia solare installato in modo permanente. E durante le giornate con scarso vento le celle solari diventano un estensore di portata. 

E tutto ciò come si traduce in termine di consumi? Quando c’è il sole si può arrivare a due nodi senza togliere energia alla batteria; a quattro nodi, il 30% della potenza viene dal sole. Per esperienza diretta Gröbmüller ha notato che quando ci sono buone condizioni di vento e sole, le batterie si abbassano raramente al di sotto dell’85% di carica

Uno scatto del motore Torqeedo Cruise Pod che equipaggia la barca Stella garantendo una navigazione senza emissioni.

Come ha spiegato Christian, scegliere l’elettromobilità non vuol dire “rinunciare a qualcosa”. La navigazione così leggera e priva di stress, l’implementazione di pannelli solari e la carica delle batterie offrono vantaggi tipici di una barca a combustione. Si tratta solo di unire tutte le attrezzature necessarie, testarle per poi dare vita a un sistema che sia in grado di consumare il meno possibile senza rinunciare a qualità performanti.

Per realizzare Stella il lavoro è stato duro e intenso, ma sicuramente appagante. Tutto è iniziato durante il 2021: prima della pandemia da Covid-19 Gröbmüller lavorava per un’azienda di vendite statunitense. Scelse quindi di lasciare il lavoro e rilanciarsi professionalmente come istruttore di vela, la professione che ha sempre desiderato fare fin da quando era bambino. 

Oggi che il suo sogno è diventato realtà, non ha certo intenzione di fermarsi. Guarda infatti al futuro, sostenendo attivamente il mercato dei motori elettrici, che potrà giocare un ruolo sempre più importante per le barche a vela.


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