Sono pronte non una, ma ben due nuove barche a vela elettriche di casa Beneteau, popolare cantiere nautico francese. La loro particolarità è quella di presentare un motore Torqeedo Cruise 6.0 FP, che andrà a potenziare in modo trasversale le imbarcazioni. A confermarlo è stato il Salon Nautic de Paris, che ha ospitato proprio il primo dei due yacht a vela elettrici. I modelli sono l’Oceanis 30.1 e il First 44, nati per proseguire con la strategia di sostenibilità che caratterizza il Gruppo Beneteau.
La potenza e i vantaggi del motore Torqeedo Cruise 6.0 FP
Questo motore elettrico è ideale per le barche a vela, e viene integrato con GPS e un computer di bordo potente e con display. È un pod drive da 48 Volt, 9,9 cavalli equivalenti e un sistema di comunicazione avanzato di Torqeedo. In questo modo è possibile scambiare e condividere i dati più rapidamente e in modo sicuro. Tra i suoi vantaggi troviamo:
- acceleratori TorqLink con display a colori oppure con acceleratore a montaggio laterale
- potenza in ingresso da 6.000 W, equivalente a un saildrive a benzina da 9,9 HP
- ottimo per l’abbinamento con Power 48-5000 per prestazioni migliorate e buona resa in termini di autonomia
- le batterie si caricano durante la navigazione utilizzando l’elica standard fissa o pieghevole
- costruito con alluminio di qualità e di lunga durata che è resistente all’acqua di mare
- piccolo e leggero
- compatibile con batterie di produttori terzi (48 Volt), nel rispetto dei requisiti di alimentazione del motore
Le due imbarcazioni di Beneteau
I due yacht, come spiegato dal CEO Divisione Nautica del Gruppo Beneteau, Gianguido Girotti, vogliono puntare tutto sull’eco-compatibilità e sulla riduzione delle emissioni di carbonio.
“Per quanto riguarda lo sviluppo del prodotto, ci stiamo concentrando sulla riduzione dell’impatto ambientale in due aree chiave: materiali compositi e sistemi di propulsione”, ha spiegato Girotti.
Il Beneteau First 44
Lo scafo vuole proprio rispettare le sfide lanciate dal gruppo: ha infatti un sistema di trasmissione Torqeedo Cruise pod che è privo di emissioni, ma soprattutto che è stato realizzato con l’usp di resina riciclabile.
Non a caso, lo stesso First 44 è stato omaggiato con un premio importante, il Boat Builder Award per il miglioramento ambientale nel processo di produzione, poiché ha saputo integrare resine riciclabili e materiali di origine biologica.
L’Oceanis 30.1
L’altra imbarcazione invece che cosa presenta? Non manca anche in questo caso l’equipaggiamento con un Torqeedo Cruise 6.0 FP. Ma non è tutto. Sono presenti anche due opzioni distinte per quanto riguarda il pacco batteria: il Power 24-3500 e il 48-5000. Sono entrambe due soluzioni molto compatte, che permetteranno così di non occupare troppo spazio nella barca.
La parola finale a casa Torqeedo
Fabian Bez, CEO di Torqeedo, ha voluto parlare della collaborazione diretta con la società francese del Groupe Beneteau, descrivendo questa partnership con commenti decisamente positivi:
“La partnership continua a portare nuove entusiasmanti navi nel mercato marittimo, ampliando le opportunità per i diportisti di andare al 100% senza emissioni”.
Non bisogna dimenticare che questa collaborazione ha già lasciato il segno grazie ad altri due marchi del Groupe Beneteau: Excess e Delphia. Pensiamo alla prima prova ibrida-elettrica sancita con l’ Excess 15 che nasce con l’alimentazione del saildrive Deep Blue di Torqeedo, oltre anche ad altri 2 modelli del marchio, che sono il Delphia 10 e 11.
Delphia, come spiegato dal suo direttore Martin Schemkes, lavora per riscrivere l’esperienza di crociera, rendendo il tutto più facile anche grazie al concetto di “cruising consapevole” reso possibile dalla collaborazione con Torqeedo.